14/08/1952 – G.P. dell’Ulster, Belfast, quinta gara di campionato

Prima grossa sorpresa la vittoria di Maurice Cann nella corsa delle 250 cc. iniziata come le altre due sotto una pioggia torrenziale. In campo erano due moto Guzzi “Gambalunghino“ ufficiali con Lorenzetti e Anderson (a pari punti nella classifica di campionato mondiale), una terza “Gambalunghino“ affidata a Tommy Wood in condizioni fisiche piuttosto precarie dopo la disastrosa caduta di Francorchamps, ma voglioso di correre per rifarsi dopo l’inattività di sei mesi di squalifica: poi la sempre temibile Velocette ufficiale di Graham e quella di Mead alla quale chissà come era stato accreditato il miglior tempo sul giro nelle prove; infine la solita caterva di macchine eteroclite già viste al T.T. compresa la bicilindrica R.E.G. con distribuzione comandata a catena.

Il diluvio scatenato durante la sfilata di prammatica aveva innervosito Lorenzetti tanto che al segnale di partenza saltava in sella prematuramente col risultato di dover vanamente annaspare con la manopola del gas, riscendere di sella, mettersi nuovamente a spingere e finalmente avviarsi con un buon minuto di ritardo sugli altri; ci sono voluti cinque giri di furioso inseguimento prima che Lorenzetti riuscisse ad agguantare Wood e Cann, ma non Anderson che vista la seria minaccia di Cann se l’era filata allegramente al comando. Poi la successione dei rifornimenti provocava una provvisoria inversione di posto all’ottavo giro fra Anderson e Lorenzetti, secondo a rifornirsi, per cui al nono giro Anderson era ancora in testa con un buon minuto di vantaggio sul nostro pilota. Cann era terzo, e Graham quarto sensibilmente distaccato; fuori gara tutti gli altri, e caduto per sfinimento il povero Tommy Wood.

Ma al decimo giro, proprio mentre Lorenzetti compie il massimo sforzo che gli varrà il miglior tempo sul giro (ma il record stabilito da Ruffo lo scorso anno, in favore di sole, rimarrà imbattuto) Anderson scompare di scena per un guasto alla distribuzione. Buon per Lorenzetti che ha una decina di secondi di vantaggio su Cann tenace come un mastino;il vantaggio si riduce a sei secondi alla fine dell’undicesimo giro, a causa della rottura di una molla di valvola che costringe Lorenzetti a sostare al box per la sostituzione; ci impiega una trentina di secondi, troppi per essere recuperati nel corso di un sol giro, per cui Maurice Cann può vincere quando meno se l’aspettava, cogliendo la sua quinta vittoria sulle sei edizioni del dopoguerra sempre con la Moto Guzzi; la serie era stata interrotta lo scorso anno da Ruffo, il cui primato anche sulla distanza è rimasto imbattuto.

Da notarsi che Maurice Cann correva con la sua Moto Guzzi, personalmente trasformata in bialbero; è un tipo che specie nelle corse inglesi ci sa fare, come dimostrano le ripetute vittorie al T.T. ed all’ Ulster ed in numerose altre gare minori; ma è lecito asserire che la sua attuale vittoria è stata favorita dal ritardo iniziale di Lorenzetti che senza il minuto perso per avviare la macchina avrebbe avuto un margine di tempo più che sufficiente per cambiare la molla della valvola senza farsi raggiungere e superare dal rivale.

Comunque, vista la mala sorte di Anderson, Lorenzetti se l’è cavata col minor danno, ed i suoi sei punti guadagnati all’Ulster gli torneranno molto preziosi per il campionato che come è noto si concluderà per la 250 con la gara di Monza; ma dovrà sempre guardarsi da quell’Anderson che ci mancherebbe dovesse fare il paio con Sandford. Per il Resto, sempre interessante la gara di Graham finito al terzo posto.